12 dicembre un film e un libro di Pier Paolo Pasolini, Lotta continua e Adriano Sofri
Un prezioso cofanetto che contiene:
IL FILM 12 DICEMBRE DI PIERPAOLO PASOLINI E GIOVANNI BONFANTI. COME EXTRA VIDEO 50 MINUTI DI FILMATI INEDITI IN ASSOLUTO DI CINEMA MILITANTE DEGLI ANNI '70 COMMENTATI CON UNA SELEZIONE DI CANZONI DEL PROLETARIATO DI LOTTA CONTINUA.
IL LIBRO IL MALORE ATTIVO DELL'ANARCHICO PINELLI, A CURA DI ADRIANO SOFRI. CON SCRITTI, TRA GLI ALTRI, DI: LICIA PINELLI, GOFFREDO FOFI E MAURO DECORTES DEL CIRCOLO ANARCHICO PONTE DELLA GHISOLFA.
"Sono uniti qui due documenti diversissimi, come un film e una sentenza giudiziaria, ma legati fra loro. Il 12 dicembre, che dà il titolo al film nato dalla collaborazione fra Pierpaolo Pasolini e Lotta Continua tra il 1970 e il 1972, é la data della strage di Piazza Fontana del 1969. Il film restituisce bruscamente il bianco e il nero di un
tempo che sembra ora lontanissimo, come ciò che è finito, ha perduto, si è messo da parte: ed è stato rimosso. La sentenza è quella che, nel 1975, segnò la chiusura dell'indagine sul ferroviere anarchico Pino Pinelli, fermato e trattenuto illegalmente nella questura milanese all'indomani di quella strage, con la quale non aveva niente
a che fare: e dal quarto piano di quella questura precipitato mortalmente" (Adriano Sofri)
"Sta’ attento alle facce, mi diceva Pasolini. Gli stava a cuore quel repertorio di facce e gesti di lingue e abbigliamenti raccolto dal vivo attraverso il nostro viaggio dell'altra Italia" (Giovanni Bonfanti)
"In qualche modo, il gruppo che si formò transitoriamente attorno al progetto 12 dicembre cercò di reagire alla deriva e alla miseria del cinema militante italiano, ed è per questo che non mi vergogno affatto di aver preso parte a questa piccola impresa" (Goffredo Fofi)
"Ancora oggi, quale verità abbiamo sulla morte dell'anarchico Pinelli se non quella che ciascuno e tutti ci siamo costruita facilmente, e con più o meno gravi varianti a carico di coloro che lo interrogavano? Pinelli non ha resistito alle torture…" (Leonardo Sciascia)
Gli autori: Lotta Continua e Pierpaolo Pasolini.