Re Nudo. Antologia di Re Nudo 1970-2020. A cura di Andrea Majid Valcarenghi

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Re Nudo. Antologia di Re Nudo 1970-2020. A cura di Andrea Majid Valcarenghi

“Era appena uscito il primo numero di Re Nudo, la stagione dell’irriverenza era ormai un ricordo. In questo scenario alquanto deprimente, era la seconda metà del 1970, usci questo giornale colorato, quasi psichedelico, che voleva coniugare la voglia di rivoluzione sociale con la rivoluzione individuale.” Piero Verni

“Quando uscì Re Nudo negli anni ’70 frequentavo ambienti simili ma diversi, poi è stato molto bello vent’anni dopo contribuire alla rinascita di Re Nudo che assunse la diversità come valore e ricchezza fondanti del nuovo percorso.” Franco Bolelli

“Al liceo leggevo come molti, Re Nudo, la rivista che mescolava con prodigiosa incoscienza Lenin e il nudismo, il comunismo e il rock, gli allucinogeni e il pacifismo. L’anima libertaria antiproibizionista del fu sessantotto.” Michele Serra

“Ero ancora bambina ai tempi del Parco Lambro ma più di una volta ho sentito Gaber dire che, quando davanti ad un oceano di persone, solo con la chitarra, in un silenzio sospeso, quasi religioso, eseguì Chiedo scusa se vi parlo di Maria, è stato il momento più emozionante della sua lunga storia di artista.” Dalia Gaberscick

“Ho letto il mio primo numero di Re Nudo quando, negli anni ‘90 lo comprai in edicola attratto dal nome. E su Re Nudo trovo sempre qualcosa di interessante.” Lorenzo Cherubini Jovanotti

“Majid Valcarenghi vuole celebrare il cinquantennale di Re Nudo, che si potrebbe definire il primo giornale rivoluzionario ‘a colori’ dagli anni sessanta a oggi.” Luigi Manconi

“Re Nudo nasce nell’ambito di una società di mutuo soccorso, per riportarci a pensare che stiamo sbagliando direzione, che è necessario riconnetterci con noi stessi. E questa non è fantasia, non è esoterismo, è saggezza.” Fabrizio De André

Dopo cinquant’anni anni di attività questa è la definitiva e più completa antologia di Re Nudo la rivista che più di ogni altra ha caratterizzato nei suoi cinquant’anni di vita il pensiero alternativo in Italia.
Questo libro, a cura del suo storico fondatore e direttore Andrea Majid Valcarenghi, raccoglie il meglio degli articoli e delle interviste pubblicate sulle pagine della rivista, cercando di tracciare una strada tra ricerca, cronaca, denuncia, scoperta. Quasi un ritratto di cinquant’anni di storia italiana, e non solo, visti da un punto
di osservazione davvero libero e indipendente.
Una antologia degli articoli scelti a partire dal dicembre 1970 fino all’ultimo numero pubblicato nel 2020. Una selezione accurata con gli interventi di musicisti, artisti, intellettuali, ricercatori, donne e uomini dei movimenti nascenti, che hanno caratterizzato gli anni della cultura alternativa in Italia, del movimento femminista, del movimento degli omosessuali, la psichedelica, i primi festival pop musicali, l'alimentazione e le cure naturali,
quello che oggi è culturalmente accettato o tollerato, viene descritto in questa antologia con testimonianze, confronti e condivisioni dei protagonisti.
Una sequenza di contributi che arriva fino alla testimonianza dei movimenti della cosiddetta nuova spiritualità, dal buddismo a Osho, dallo sciamanismo alle psicologia umanistica.